Storia

Il concentrico di Canale, nettamente separato dal restante abitato da piazze disposte a rettangolo, conserva ben evidente (con le vie ortogonali e i portici a lato della via “maestra”) l’impianto della “villanova” che il Comune di Asti, estromessi i vari castellani del vescovo d’Asti che si dividevano l’area, fondò nel 1260 per convogliarvi le popolazioni degli antichi insediamenti circostanti (Anterisio, Loreto di Canale, Castelletto d’Astisio, Canale ‘vecchio’ e altri minori), dopo la sconfitta dei conti di Biandrate.

Canale, che rappresentava un importante nodo viario, rimase così soggetto ad Asti, per far poi parte dal 1387 della contea il cui dominio superiore fu assegnato dai Visconti per via dotale agli Orléans, passata ai Savoia nel 1530.

Nel 1379 la signoria di Canale viene donata ai Roero, dai quali perviene gradualmente, a partire dal 1512, ai Malabaila. Della cinta con torri che chiudeva la “villanova” resta solo la dugentesca torre civica, sopraelevata successivamente per ricavarvi la cella campanaria.

La torre era inizialmente aperta verso l’interno, ma sin dal ‘400 anche tale lato venne chiuso: interventi ben leggibili prima del recente restauro.

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Ultimo aggiornamento

12 Febbraio 2021, 20:12